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Autore

Sono nato a Lugano e mi sono occupato di consulenza per i sistemi informativi finanziari. Ho vissuto a Parigi, Vaduz, Chicago, Ginevra e Zurigo. I mercanti dell'Apocalisse è il mio primo romanzo, che apre una serie con gli stessi protagonisti.

Su di me potrei dire: "Sono qualcuno che non ama parlare di se stesso, ma preferisce affrontare il tema che più gli sta a cuore: la spada di Damocle che pende sui mercati."  Si presterebbe molto bene allo scenario drammatico cui ci possono condurre i mercanti dell'Apocalisse.

Preferisco dire che sono in primo luogo un lettore appassionato del genere thriller. Non ho altra pretesa se non dare ai miei lettori quello che mi aspetterei anch’io da un buon libro: una storia appassionante, che ti prende, ti coinvolge e soprattutto si svolge con personaggi che creano una grande empatia.

Ho sempre vissuto intensamente quello che leggevo. Nemmeno i film mi coinvolgono tanto quanto la lettura. Il primo libro che ho letto, quando avevo sei anni, è stato “Memorie di un pulcino” di Ida Baccini. Mi ricordo ancora quanto l’abbandono del pollaio mi avesse scosso.

Con la scrittura sono ancora più vicino ai miei personaggi. Ci tengo molto a inserirli in un quadro plausibile. Scrivo con grande passione e partecipo alle loro avventure, condividendone gli obiettivi. Pondero a lungo ogni loro azione, per essere sicuro che il loro comportamento sia dettato dal buon senso e dalla logica, almeno quando non ci sono in gioco i sentimenti.

Non potrei mai scrivere una riga senza sentirla profondamente. Cerco sempre di “raccontarla giusta” e curo tutti i dettagli, documentandomi a fondo prima di scrivere. Proprio per questo ho scelto argomenti e ambienti che conosco molto bene.

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